ANCHE CISL FP MILANO AL CONVEGNO DI “SGUARDI DI CURA” SULLA PREVENZIONE DELLE AGGRESSIONI NEI CONFRONTI DEI PROFESSIONISTI SANITARI E SOCIALI
Anche la Cisl FP Milano Metropoli ha preso parte oggi al convegno organizzato dall’associazione “Sguardi di Cura” sul tema “La prevenzione delle aggressioni nei confronti dei professionisti Sanitari e Sociali” presso l’ Istituto Don Luigi Palazzolo della Fondazione Don Gnocchi.
Le aggressioni nei confronti degli operatori sanitari e socio –sanitari sono purtroppo ormai fatti di cronaca quasi quotidiani e in forte crescita. Rispetto a tali eventi diventa urgente ed opportuno mettere in atto iniziative di prevenzione e di protezione oltre alle modalità si segnalazione e valutazione del rischio.
Un momento di riflessione sulle situazioni di violenza nei confronti dei professionisti sanitari esplorando tipo e cause di aggressione, identificando possibili soluzioni e strategie, analizzando i principali fattori di rischio e condividendo le buone pratiche messe in atto nei diversi enti sanitari e socio-sanitari.
Nella seconda sessione della tavola rotonda l’intervento di Laura Olivi Segretario Generale CISL della federazione della Funzione Pubblica del territorio meneghino relativamente al ruolo del sindacato e ai percorsi e alle azioni da mettere in campo per la tutela e la sicurezza di lavoratrici e lavoratori in ambito sanitario e sociale.
“Sia sul territorio milanese che regionale si potrebbe fare ormai una lunga lista di aggressioni di operatori sanitari durante il turno di lavoro – dichiara Laura Olivi – come Cisl FP siamo in prima linea per garantire maggiore tutela a tutti questi professionisti. Lavorare in sicurezza permette di lavorare con qualità e competenze, diviene quindi prioritario e necessario mettere in campo azioni sicure per ridurre il rischio, altrimenti gli operatori agiranno con insicurezza e maggiore rischio d’errore”.
“Viviamo in una società sempre più veloce, aggressiva e insofferente. Diventa essenziale – spiega Olivi – come prima azione avere consapevolezza della tematica, formare e supportare gli operatori e attivare percorsi di educazione preventiva tra l’utenza. Dotare strutturalmente e tecnologicamente gli enti affinché ci sia una vigilanza soprattutto su enti dislocati nelle periferie e nelle turnazioni notturne quando vi è un numero inferiore di operatori presenti. Inserire nei percorsi che vengono attivati sulla sicurezza e tutela nei luoghi di lavoro anche la tematica della violenza verso gli operatori”.