TRASFERIMENTI A PROVINCE E CITTÀ METROPOLITANA PER LE FUNZIONI REGIONALI DELEGATE E POTENZIAMENTO DEI CPI: INCONTRO TRA OO.SS. E REGIONE LOMBARDIA

/ Giugno 18, 2021/ Autonomie Locali, Home

Nella giornata di mercoledì 16 giugno 2021 si è tenuto un incontro tra le OO.SS. e Regione Lombardia in merito ai trasferimenti alle Province e a Città Metropolitana per le funzioni regionali delegate ai sensi della L.R. 19/2015.

Le OO.SS. hanno espresso forte preoccupazione per l’effettiva congruità sia delle risorse economiche trasferite agli enti provinciali che del numero di lavoratori e lavoratrici impiegati per lo svolgimento di tali funzioni, sottolineando come i trasferimenti risultino insufficienti a coprire il salario accessorio e non ricomprendano il personale dirigenziale dedicato, oltre alle criticità dovute alle facoltà assunzionali delle Province, come per gli uffici delle amministrazioni provinciali impegnati nella gestione di ulteriori settori – come le Guardie ecologiche volontarie – senza alcuna esplicita delega né trasferimento.

Regione ha comunicato che rispetto alle 374 unità di personale ritenute da Regione stessa ottimali per lo svolgimento delle funzioni regionali delegate (protezione civile, turismo, cultura, politiche sociali, attività ittico-venatorie e servizi portuali), il contingente di personale rilevato nell’ultima ricognizione è di appena 307 unità. Un gap ritenuto dalle OO.SS. inaccettabile per i carichi di lavoro e per i diritti fondamentali dei cittadini che dipendono da tali funzioni e servizi pubblici.

Gli accordi fra la Regione, le 11 Province e Città Metropolitana sottoscritti nel 2019 sono in scadenza a fine 2021 ed è indispensabile che per il prossimo triennio (o biennio) i trasferimenti siano questa volta sufficienti a coprire tutti gli effettivi costi finanziari e umani. FP CGIL, CISL FP e UIL FPL hanno chiesto di essere coinvolti nella definizione di questa nuova fase e di essere convocati insieme a UPL  per un tavolo dedicato.

Rispetto al potenziamento dei centri per l’Impiego Regione ha comunicato che le 1378 nuove assunzioni saranno finalizzate entro fine anno, tra settembre e dicembre. Le OO.SS. hanno manifestato forte disappunto e notevole preoccupazione per la mancata previsione di risorse dedicate all’istituzione di nuove posizioni organizzative né di ruoli dirigenziali nonostante i centri per l’impiego vedano triplicare i loro addetti.

“Con l’arrivo di una tale mole di assunzioni, – spiegano le organizzazioni sindacali – è indispensabile porsi il problema di come organizzare gli uffici e retribuire le responsabilità. Abbiamo chiesto di separare nettamente la dirigenza del Lavoro da quella delle altre funzioni delegate e che sia avviato subito uno studio organizzativo, a cui partecipare – sempre insieme alle Province – a un confronto su come governare la complessità di questo nuovo sistema potenziato poiché assumere non basta e le politiche attive saranno sempre di più una priorità. Abbiamo inoltre chiesto che le convenzioni relative al mercato del lavoro assumano anch’esse durata biennale, mantenendo la propria specificità rispetto alle altre funzioni delegate”.

In allegato Report_incontro Province (1)