Anche la CISL FP presente al Convegno sul Servizio Sociale della Giustizia
Anche alcuni rappresentanti CISL FP hanno presenziato questa mattina al Convegno “Il servizio Sociale della Giustizia tra identità professionale e nuovi assetti organizzativi” organizzato dall’ Ordine degli Assistenti Sociali a Palazzo Marino. Il convegno è stato aperto dall’assessore alle Politiche sociali, salute e Diritti del comune di Milano Majorino, a cui si sono susseguiti gli interventi della dott.essa Lucia Castellano dirigente generale del DGMC, la dott.essa Severina Panarello, direttore dell’ufficio interdistrettuale della Lombardia, della dot.ssa Claudia Infranca, consigliera regionale dell’ordine degli assistenti sociali della Lombardia.
L’iniziativa, che si è svolta proprio durante lo stato di agitazione di tutti gli uffici Uepe della Lombardia, dovuta una carenza di operatori ormai insostenibile, con carichi di lavoro che in questo momento comportano la possibilità di dedicare non più di 20 minuti per intervento. La discussione nonostante le difficoltà operative si sono incentrate sopratutto sulle difficoltà che il nuovo approccio organizzativo sta comportando. Pur evidenziando le difficoltà è emerso che le misure alternative possono portare a risultati importanti, però non si può prescindere dalle risorse.
Anche la CISL FP è stata invitata: Marcello Marroccoli e Giorgio Di Mauro hanno portato le grida di dolore di tutti gli operatori del territorio lombardo. Anticipando le prossime iniziative di protesta partendo da quelle del 22 maggio 2017 su tutto il territorio lombardo.
Le conclusioni sono state tratte dalla dott.ssa Castellano. Oggi il servizio minori e quello degli adulti fanno parte dello stesso dipartimento per cui devono imparare a collaborare. La carenza delle risorse non può essere considerata determinante, anche se il Ministero si sta impegnando a cercare di portare forze nuove. Nell’immediato si dovrebbero pescare 60 nuovi assunti da altre graduatorie, utilizzare il servizio civile e attivare un concorso anche se per pochi posti.
Per la CISL le risposte non sono assolutamente esaustive, per questo continuerà il percorso di protesta finché non avranno risposte chiare e certe.