In Vallecamonica la cultura aiuta l’economia ma chiede più occupazione

/ Giugno 25, 2014/ Brescia

MUPRE

Nel prossimo fine settimana a Capo di Ponte si inaugurerà il Museo della Preistoria, ma la notizia è che a rendere possibile l’apertura sono stati i lavoratori pubblici del Parco nazionale delle incisioni rupestri della Valle Camonica.

Il museo realizzato grazie alla volontà della Soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia in collaborazione con la Comunità Montana, il Comune, alcuni enti locali territoriali e la Fondazione Cariplo, è stato realizzato nel cuore di una zona archeologica dove sono presenti testimonianze incise sulla roccia della vita quotidiana delle popolazioni vissute in Valle Camonica tra il quarto e il primo millennio A.C., che fin dal 1979 l’Unesco ha inserito nell’ elenco del patrimonio dell’umanità.

I lavoratori rinunceranno a riposi e ferie pur di far aprire il Museo

“In un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo nel nostro paese – spiega Marcello Marroccoli, della Cisl Funzione Pubblica – merita di essere sottolineato il fatto che non solo si aprirà una nuova strutturale museale statale, ma che lo si farà grazie alla volontà di lavoratori pubblici che hanno dato la loro disponibilità a sacrificare ore di lavoro straordinario non retribuite, turni di riposo e anche qualche giorno di ferie pur di vedere realizzato questo progetto e permettere l’apertura del museo”.

Prima le difficoltà economiche degli enti pubblici, poi i tagli ai trasferimenti per le attività culturali e infine la spending review con l’impossibilità di fare nuove assunzioni avevano messo l’apertura del museo su un binario morto.

La svolta è stata formalizzata nella sede regionale della Soprintendenza Archeologica della Lombardia, con la sigla di un accordo sottoscritto dall’ amministrazione, dalla Cisl e dalla Cgil.

“E’ evidente però che pur accettando la sfida di aprire in queste condizioni siamo in presenza di una situazione di emergenza – aggiunge Franco Berardi, Segretario Generale CISL FP Brescia – e che Museo e Parco avranno aperture ridotte; i lavoratori hanno fatto il possibile e anche qualcosa di più, ma non è possibile pensare di garantire l’apertura delle due strutture solo grazie alla buona volontà dei lavoratori. Abbiamo sostenuto questa scelta solo perché siamo convinti che ampliare l’offerta culturale non solo crea nuove prospettive per l’economia camuna, ma può e deve portare a nuove assunzioni come un investimento con importanti ricadute per tutto il territorio della provincia”.

Brescia, 6 maggio 2014

Locandina Mupre inaugurazione